Il Gruppo Grotte Treviso e La Venta Esplorazioni Geografiche organizzano tre serate sul tema "Storie di Uomini e Montagne", nell'ambito di RetEventi 2015.
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Storia e storie del soccorso speleologico
Aurelio Pavanello. Venerdì 19 giugno 2015, ore 21.30
Il Soccorso Speleologico italiano nasce ufficialmente nel 1965, in seguito ad alcuni gravi incidenti in grotta, all’interno del Corpo Nazionale Soccorso Alpino. Attraverso foto d’epoca e filmati, Aurelio Pavanello, speleologo, per molti anni vice-responsabile nazionale e ora responsabile degli studi statistici del soccorso, ci accompagna attraverso una straordinaria storia di solidarietà, dedizione e competenza riconosciuta in tutto il mondo. Gli elementi ambientali e umani che caratterizzano la speleologia, che ne hanno dato l’impronta sin dalla nascita, divengono nel soccorso valori assoluti. Storia e storie del soccorso, che Aurelio (Lelo) Pavanello ha in gran parte vissuto in prima persona.
Promemoria
Lorenzo Cadeddu, Ezio Anzanello. Venerdì 26 giugno 2015, ore 21.30
Il Carso era una prora…
Nell'estate e autunno del 1916 il generale Cadorna, non avendo a disposizione le forze necessarie per una grande offensiva, effettua degli attacchi mirati su settori delimitati del Carso. Il 14 settembre inizia la Settima battaglia dell’Isonzo, la prima di tre offensive limitate al Carso, che si susseguono nel giro di due mesi. Partendo da un verso di una canzone di E.A. Mario dedicata al soldato ignoto, il colonnello Lorenzo Cadeddu ci racconterà dell'enorme sacrificio di sangue di queste "spallate carsiche" e delle trincee, immani ferite della crosta terrestre, luoghi di infinite attese in condizioni estreme e al tempo stesso “sicurezza” per i soldati che ci vivevano dentro.
Il colonnello Lorenzo Cadeddu è Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, presidente del Centro Studi Storico-Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto e membro della Società Italiana di Storia Militare.
La Grande Guerra da Valparola al Passo Ombrettola
Nella seconda parte della serata, Ezio Anzanello, speleologo e fotografo, ci guida attraverso alcuni percorsi di guerra sul fronte delle Dolomiti. Da Valparola al Col di Lana, risalendo la cresta del Padon attraverso la via ferrata delle Trincee e poi ancora in Marmolada, Anzanello ci illustrerà le sue ricerche sulle gallerie di guerra, raccontandoci come questi splendidi scenari montani siano stati teatro di una guerra estenuante in un clima rigido, con difficoltà di trasporto dei materiali e con modeste attrezzature a disposizione. In particolare ci parlerà della “guerra di mina” che ha lasciato profonde tracce sul paesaggio dolomitico: soldati italiani e austriaci costruirono imponenti sistemi di gallerie allo scopo di raggiungere sottoterra le postazioni nemiche e farle saltare in aria.
Muli de Grota
Franco Gherlizza. Venerdì 3 luglio 2015, ore 21.30
Passione, amicizia, solidarietà. Carso triestino, Alpi Giulie. Franco Gherlizza, speleologo triestino, presenta il suo libro "Muli de Grota". Storie di grandi amicizie e di rivalità costruttive, impostate sempre sul rispetto dell'altro, ma che servono per incentivare le attività e creare una sorta di filo conduttore per le varie storie che si susseguono, in buona parte, sul territorio carsico alle spalle di Trieste ma anche sulle Alpi Giulie, dove il massiccio del monte Canin fa da sfondo all'epica "corsa" al meno mille degli anni '70 e '80. Un libro che previlegia il rapporto che si instaura tra le persone e il territorio in cui si svolgono le loro passioni per il sottosuolo e per la montagna. Come ha scritto il giornalista Massimo Gobessi: "Un libro che guarda a quei valori che piano piano stiamo dimenticando un po' tutti; è un libro che fa meditare sul senso dell'amicizia, della parola data, dell'appartenenza, della solidarietà. È più un libro di valori che non uno spaccato personale di “vita” speleologica".