Attività svolta il: 7/12/2014
Una domenica mattina di Dicembre sulla piana del Cansiglio te l'aspetti ben più gelida, invece quando Dado, Lorena, Stefano (da Ferrara) ed io ci ritroviamo a incamminarci verso l'Abisso Col Della rizza, sembra quasi di essere ad Aprile.
Arrivati sul posto rimango colpito dall'ingresso: piuttosto aggressivo… non a caso l'armo comincia dall'esterno, aggirando a semicerchio la dolina che circonda l'entrata e tuffandosi infine giù, verso la stretta fessura che si apre nel fondo. Una volta dentro un traverso abbastanza scomodo da il via al famigerato P100(frazionato e armato in doppia) che comunque non riserva intoppi o sorprese di sorta.
Giunti nel fondo si apre il salone principale, poco più avanti Dado e Stefano si dedicano ad armare una risalita (scopo principale dell'escursione), mentre Lorena si presta a farmi da guida turistica per un paio d'ore nel resto della grotta. Il proseguo è piuttosto semplice, c'è poco da camminare e perlopiù si affrontano piccole calate di una decina di metri.
Si attraversano quindi il pozzo Nicoletta, la Sala dei Ferraresi e il Pentivio, tutti nomi che per un motivo o per l'altro mi era capitato di sentir citare qua e là in qualche frammento di conversazione, e ora vedo per la prima volta. In alcune zone la grotta è particolarmente bella e sono presenti soffitti concrezionati che meriterebbero un fotografo più abile del sottoscritto, ma si fa quel che si può! Giunti all'imbocco di un meandro decidiamo di tornare indietro (avevo fame!) e dopo aver percorso in senso inverso i vari pozzetti ci ricongiungiamo infine con l'altra coppia, scoprendo che ha praticamente quasi terminato il suo lavoro: solo Dado è ancora indaffarato nella pulizia di un terrazzino poco più in alto.
Un panino e due chiacchiere col sottofondo delle frane indotte dal nostro e si riparte alla volta del P100. In salita, questa volta. Un po'di fatica per quel che mi riguarda si farà sentire, ma alla fine siamo fuori tutti relativamente presto, tanto che c'è ancora molta luce a tenerci compagnia al rientro e ad aiutarci nell'opera di svestimento.
Un aperitivo alla malga ovviamente non poteva mancare, salutiamo quindi Stefano(che alloggia lì con la famiglia per il week end) e per noi tre è invece il momento di ripartire verso Treviso.
Testo e foto di Andrea Buosi